Povertà: record dal 2005. Necessarie misure urgenti per una ripresa all’insegna della sostenibilità e della lotta alle disuguaglianze.

Sono a dir poco allarmanti i dati sulla povertà diffusi oggi dall’Istat, che fotografano una situazione di forte impoverimento delle famiglie nel nostro Paese.

La povertà assoluta tocca il record dal 2005: le stime preliminari del 2020 indicano valori in crescita sia in termini familiari, con oltre 2 milioni di famiglie, sia in termini di individui, 5,6 milioni.

La pandemia ha inciso in maniera determinante su tale andamento, azzerando i timidi miglioramenti registrati nel 2019, anno in cui, “dopo 4 anni consecutivi di aumento, si erano infatti ridotti in misura significativa il numero e la quota di famiglie (e di individui) in povertà assoluta, pur rimanendo su valori molto superiori a quelli precedenti la crisi del 2008.” – riporta la nota dell’Istat.

Questa situazione pone il Governo di fronte alla certezza che la povertà è stata tutt’altro che sconfitta. Un’emergenza straordinaria come quella in cui ci troviamo richiede misure straordinarie.

È necessario ed urgente, in tal senso, restituire solidità e dare opportunità di crescita al sistema economico, sfruttando in maniera responsabile e costruttiva tutte le risorse messe a disposizione dell’Europa.

La vera sfida è rilanciare il sistema economico mettendo in primo piano la lotta alle disuguaglianze, alla povertà, alle disparità sociali.

“In tale ottica è indispensabile avviare una ripresa urgente e duratura, in grado di rilanciare l’occupazione e un nuovo modello di sviluppo improntato alla sostenibilità sociale, oltre che ambientale.” – afferma Emilio Viafora, Presidente Federconsumatori.

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