Fatturazione a 28 giorni: l’Antitrust multa i gestori telefonici per aver “fatto cartello”. Accertata la violazione anti concorrenza contro la possibilità di scelta dei consumatori.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha inflitto ieri una sanzione molto significativa a Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, per complessivi 228 milioni di euro. Le compagnie, dopo aver modificato la cadenza di fatturazione nella telefonia fissa da mensile a 28 giorni con un conseguente aggravio economico a danno dei cittadini, hanno messo in atto secondo l’Autorità un’intesa anticoncorrenziale nella fase di ritorno alla fatturazione mensile, aumentando in modo uniforme le tariffe.
Un comportamento del tutto illegittimo che la Federconsumatori ha prontamente segnalato all’AGCM, a seguito delle numerose segnalazioni e lamentele pervenute dagli utenti ormai avviliti delle continue vessazioni da parte delle compagnie.
La significatività di questo ulteriore capitolo, in una vicenda che si trascina dal 2016, sta non solo nel peso delle sanzioni inflitte alle aziende, che comunque l’Antitrust ha voluto che non siano “afflittive”, ma nel concreto e definito accertamento della metodologia del “cartello” che in questo frangente viene acclarata, ma che spesso constatiamo in molte altre condotte degli operatori: nelle proposte commerciali o nelle modifiche unilaterali che, guarda caso, si somigliano nella stragrande maggioranza dei casi.
Federconsumatori si batte fin dall’inizio della “vicenda 28 giorni” affinché gli operatori applichino l’automatismo dei rimborsi disposto da AGCom e confermato dal Consiglio di Stato, la cui correttezza viene confermata anche da questo pronunciamento dell’Antitrust.
Perché, dopo che è stato anche accertato che ci fu accordo nel riposizionamento delle tariffe alla ripresa della fatturazione mensile, i gli utenti dovrebbero chiedere il rimborso dei giorni erosi durante la fatturazione a 28gg?
Perché dovrebbero lasciare alle aziende anche questo ulteriore potere e tollerare un atteggiamento incurante della legalità?
Ribadiamo pertanto che i rimborsi devono essere automatici: lo conferma anche questa sentenza di AGCM.
Federconsumatori proseguirà con determinazione il proprio lavoro, anche attraverso l’avvio di azioni legali, per far ottenere automaticamente agli utenti i rimborsi a cui hanno diritto per la fatturazione a 28 giorni.
Invitiamo comunque chiunque abbia necessità di informazioni e assistenza a rivolgersi alle sedi Federconsumatori presenti su tutto il territorio nazionale.

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